Avvocati, obbligo di restituire i documenti ai clienti

da | Giu 11, 2015 | SOS Consumatori | 41 commenti

Questo articolo è dedicato a Sergio, e a tutti gli amici di questo blog che come lui hanno problemi a farsi restituire i documenti dagli studi legali a cui sono stati affidati attraverso il contratto firmato con SDL Centrostudi S.P.A.

La legge a tal proposito è CHIARISSIMA! Non si interpreta leggiamo insieme qui di seguito l’articolo relativo estratto dal Nuovo codice Deontologico Forense:

Art. 33 – Restituzione di documenti

  1. L’avvocato, se richiesto, deve restituire senza ritardo gli atti ed i documenti ricevuti dal cliente e dalla parte assistita per l’espletamento dell’incarico e consegnare loro copia di tutti gli atti e documenti, anche provenienti da terzi, concernenti l’oggetto del mandato e l’esecuzione dello stesso sia in sede stragiudiziale che giudiziale, fermo restando il disposto di cui all’art. 48, terzo comma, del presente codice.
  2. L’avvocato non deve subordinare la restituzione della documentazione al pagamento del proprio compenso.
  3. L’avvocato può estrarre e conservare copia di tale documentazione, anche senza il consenso del cliente e della parte assistita.
  4. La violazione del dovere di cui al comma 1 comporta l’applicazione della sanzione disciplinare dell’avvertimento. La violazione del divieto di cui al comma 2 comporta l’applicazione della censura.

Ai sensi degli artt. 2235 c.c., 42 Codice Deontologico (ora: 33 ncdf), 66 RDL n. 1578/1933,  l’avvocato non ha diritto di ritenere gli atti e i documenti di causa, né può subordinarne la restituzione al pagamento delle spese e dell’onorario.

Cosa significa quindi questo?

Significa che l’avvocato deve prontamente restituire tutti i documenti, atti di causa originali o copie ricevuti dal proprio cliente non appena questo ne fa richiesta di restituzione e non può trattenerli nemmeno se le sue competenze professionali non sono state saldate,

Nel sito web del Consiglio Nazionale ForenseConsiglio Nazionale Forense Istituzione apicale del sistema dell’ordinamento forense trovate anche altro materiale di lettura per approfondire questo argomento e per conoscere a fondo i vostri diritti, cliccate su questo link “codice deontologico tag 2235” 

Vietata quindi la ritenzione dei documenti anche nel caso di mancato pagamento delle spettanze, figuriamoci se hai pagato in anticipo TUTTO!

Sul tema esiste anche una interessante Sentenza della Corte di Cassazione, la n° 24080 del 17/11/2011 …(non ci mancava, ne facevamo veramente a meno!)  ma visto che qualcun altro ha fatto il lavoro per noi, non vedo perché non citarla e ringraziare sia il cittadino che la Magistratura per aver chiarito definitivamente anche questo punto importante.

Cassazione Civile, SS.UU., sentenza 17/11/2011 n° 24080

Incorre in un illecito disciplinare l’avvocato che ometta di restituire tutta la documentazione, di cui sia venuto in possesso nel corso dello svolgimento del proprio incarico professionale, al cliente, anche qualora questi non paghi le sue spese legali; nè l’obbligo di consegna può ritenersi assolto con la semplice messa a disposizione della documentazione richiesta se, di fatto, ne è stata impedita la materiale apprensione.

Cliccate sul titolo in azzurro se volete approfondire, leggere, scaricare o stampare la sentenza integrale.

Importante avviso a tutti gli avvocati, anche quelli che collaborano con la SDL Centrostudi Spa, rendere i documenti ai vostri clienti è un vostro preciso OBBLIGO!
Quindi cosa fare per richiedere all’avvocato i vostri documenti?

In realtà pare NON ci sia un OBBLIGO da parte del cliente di spedire una lettera, meglio la Raccomandata con R.R. o la PEC bensì dovrebbe essere più che sufficiente la semplice richiesta verbale.

Saranno quindi graditi gli interventi degli avvocati che potranno chiarirci la questione delle formalità da mettere in atto per attivare la procedura di restituzione dei documenti. Trovo comunque belli e graditi i gesti accompagnati da garbo e gentilezza, per cui la procedura di invio della lettera di richiesta di reso della documentazione può essere definita una raffinata cortesia nei confronti del professionista.

Qui di seguito invece un regalo confezionato per gli amici, ecco il documento/modello in word che ho chiamato Lettera_Avvocato_OBBLIGO_restituzione_DOCUMENTI e che potete scaricare, compilare, ed inviare qual’ora abbiate la necessità di rientrare in possesso dei vostri documenti che sono in DEPOSITO presso lo Studio Legale che vi ha seguito. (valido sempre e per tutto, non solo per la questione SDL)!

Ad un eventuale rifiuto siate fermi, decisi e gentili ma chiamate tranquillamente le Forze dell’Ordine per far valere il vostro diritto. BASTA! Non scherziamo più! e per inciso La LEGGE vale per TUTTI #maipiùsoli

41 Commenti

  1. Avv. Marcello Pistilli

    E’ sacrosanto. Non v’è alcun diritto di ritenzione del legale, neppure in caso di mancato saldo delle spettanze dovute. Si può legittimamente procedere con un decreto ingiuntivo per consegna di cosa mobile, con aggravio di spesa per il professionista inadempiente.
    Saluti
    Avv. Marcello Pistilli

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    • Deborah Betti

      Avv. Pistilli,
      grazie mille di cuore per il suo intervento.

      Rispondi
      • AQ

        Che poi, che cavolo se ne fa il legale delle contabili (ad esempio) oltre a infarcire l’archivio ? .. Se le studia per imparare la matematica finanziaria ? 😉 E’ un chiaro ricatto perchè sa bene che il cliente malcapitato in qualsiasi altro contenzioso necessiterà degli originali.

        Rispondi
    • Pier Luigi

      Ma dove vivi Avv. Pistilli?? e, soprattutto con chi stai?
      Io sono a Genova e in 40 anni di attività ho visto cose che non immagini.
      Di sacrosanto c’è solo la Tua imbecillità!
      Avv. Pier Luigi Martino

      Rispondi
      • Deborah Betti

        “soprattutto con chi stai?” … seriamente lei, Avv Pier Luigi Martino, pone solo questo di problema?
        Si è dimenticato forse di leggere l’articolo e la problematica messa in luce da esso?
        … “Di sacrosanto c’è solo la Tua imbecillità!” …
        che dire Avv Pier Luigi Martino, complimenti per l’educazione e il valore inutilissimo di questo commento.
        Buona giornata e grazie

        Rispondi
  2. sonya

    Salve, ero alla ricerca da molto tempo. Il mio avvocato non si fa trovare, nello studio ho parlato con altri avvocati e al telefono rispondono sempre loro. Ho chiesto gentilmente sia a voce (presso il loro studio) sia al telefono di firmare la diffida e la restituzione di tutta la documentazione relativa al mio caso. Mi fanno perdere altro tempo. Nel 2013 fui licenziata dal mio lavoro e mi rivolsi ai Cobas (tipo sindacato), hanno preso in carico la mia causa. La prima l’ho vinta, senza reintegra ma con un risarcimento. L’azienda fece ricorso, ho perso la causa e vogliono restituito il risarcimento più altre spese dove alla fine il totale si raddoppia. Dopo vari tentativi di trattativa con gli avvocati della controparte, non avendo più un lavoro dal 2013 e avendo tenuto da parte il risarcimento per paura di ritorsione con pignoramento della casa (su cui pago un mutuo) il mio avvocato fa proposta dicendo pari pari la somma che le avevo confidato aver tenuto da parte… più tutte le spese, sia della prima udienzaUdienza qojrowe weorn ownweèornwè w che per la seconda.
    Il mio avvocato però mi disse, che avrebbe fatto una proposta mooooolto bassa e avrebbe fatto presente agli avvocati della controparte che ero senza lavoro da 3 anni, quindi di venire in contro…e allora perchè dice che sono disposta a pagare tutti i soldi che ho da parte più tutte le spese legali, le loro e quelle del mio avvocato (anche se difesa, attraverso un padronato?). Non so come fare ad ottenere tutta la documentazione per poter far visionare ad altro avvocato in modo da avere minor danno possibile. Ho un mutuo da pagare e un figlio da mantenere. Sola contro tutto! Grazie

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    • Pepito Sbazzeguti

      L’equivoco di fondo, alimentato dagli stessi avvocati, è che il patronato non assiste gratis ma non fa altro che mettere a disposizione l’avvocato con cui il cliente instaura il rapporto, e quindi deve pagare il compenso. L’avvocato deve comunque consegnare i documenti e non può trattenerli accampando come motivazione il fatto che la cliente deve pagare. Se a voce non ne vogliono sapere, occorre presentare istanza per iscritto anche mediante raccomandata ar oppure pec. Non so dove sei e quindi non sono in grado di poterti indirizzare per il meglio.

      Rispondi
      • AQ

        Sbazzeguti, credo di conoscerti e ti stimo. “Equivoco alimentato dagli stessi avvocati”: ASSOLUTAMENTE SI’. In pratica si tratta di un accaparramento di clientela condotto con abiezione, perchè lucrando sulle spesso stringenti necessità di gente messa alle corde. L’usurato si rivolge ad una associazione, paga la quota di venti euro, gli vengono fornite quasi-ovvietà gratuite ma il legale si fa firmare un mandato. E a quel punto si è nelle sue mani. Ho visto casi concretissimi che gridano vendetta. Putroppo è anche difficile mostrare in modo inoppugnabile in tribunale lo svolgersi degli eventi. I legali che fanno ciò sono degli individui vergognosi e ipocriti che dovrebbero essere radiati dall’albo per condotta opaca e raggiri.

        Rispondi
    • Deborah Betti

      Ciao Sonya,
      ti consiglio di scaricarti dal web il Codice Deontologico Forense aggiornato al 2016.
      Art. 33 – Restituzione di documenti
      1. L’avvocato, se richiesto, deve restituire senza ritardo gli atti ed i documenti ricevuti dal cliente e
      dalla parte assistita per l’espletamento dell’incarico e consegnare loro copia di tutti gli atti e
      documenti, anche provenienti da terzi, concernenti l’oggetto del mandato e l’esecuzione dello stesso
      sia in sede stragiudiziale che giudiziale, fermo restando il disposto di cui all’art. 48, terzo comma,
      del presente codice.
      2. L’avvocato non deve subordinare la restituzione della documentazione al pagamento del proprio
      compenso.
      3. L’avvocato può estrarre e conservare copia di tale documentazione, anche senza il consenso del
      cliente e della parte assistita.
      4. La violazione del dovere di cui al comma 1 comporta l’applicazione della sanzione disciplinare
      dell’avvertimento. La violazione del divieto di cui al comma 2 comporta l’applicazione della
      censura.

      Invia una raccomandata all’avvocato di richiesta chiara e diretta di restituzione di tutta la documentazione di causa ai sensi ART 33 qui sopra e di stabilire i giorni dopo il quale avverti l’Ordine degli Avvocati e provvede lui stesso gratuitamente per te a sistemare le cose.
      Attendiamo aggiornamenti

      PS: non sei sola, ci siamo tutti!

      Rispondi
      • simona

        Buongiorno l’avvocato non mi ha reso tutti i documenti dicendomi che si deve consultare con l’avvocato avuto in precedenza per capire che documenti rendermi. E’ giusto questo suo comportamento? La mia raccomnadata l’ha ricevuta il 29 marzo e mi ha restituito sola una parte dei documenti. Come mi devo comportare con questo avvocato? Il suo compenso l’ha ricevuto prima di inviarli la revoca del mandato.

        Rispondi
        • Deborah Betti

          Buongiorno Simona,
          l’avvocato ha l’obbligo di restituire tutti i documenti relativi alla sua pratica.
          “Incorre in un illecito disciplinare l’avvocato che ometta di restituire tutta la documentazione, di cui sia venuto in possesso nel corso dello svolgimento del proprio incarico professionale, al cliente, anche qualora questi non paghi le sue spese legali; né l’obbligo di consegna può ritenersi assolto con la semplice messa a disposizione della documentazione richiesta se, di fatto, ne è stata impedita la materiale apprensione.”
          Qui c’è una sentenza interessante la guardi
          https://www.codicedeontologico-cnf.it/GM/2017-257.pdf
          Buona sera
          Deborah

          Rispondi
  3. Massimo

    Gentili di ‘Debora’, cercando una risposta a miei dubbi ho trovato voi. Scrivete che la legge(chiarissima) prevede la restituzione dei documenti originali da parte dell’avvocato.
    Ho un’analoga esperienza. Mio figlio (adottivo) ha passaporto Tanzaniano, per avere visto turistico per l’Italia ha dovuto presentare una serie(lunga) di documenti in originale. Fra di essi anche il certificato di nascita della figlia di un anno. La porta in Italia per trattamento fisioterapico.
    In Tanzania il CdN e’ un po’ come la carta di identita’ nostra, stampata su carta speciale.
    Bene, il certificato e’ stato ritenuto(resta agli atti mi hanno detto) in Ufficio Consolare di Dar es Salaam-Italian Embassy.
    Mi hanno invece consegnato una fotocopia con timbro di Ambasciata.
    Chiedo: hanno il diritto di farlo?
    Credo di no, ma sono medico e non conosco la legge. Almeno quella che regola simili casi.

    Grazie

    Massimo Serventi
    Pediatra
    Dodoma-Tanzania

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Ciao Massimo,
      una questione complicata, e si riferisce ad una Ambasciata che ha delle normative particolari.
      Non credo comunque sia giusti che si siano trattenuti gli originali dei documenti, spero che qualche avvocato qui nel blog ti possa dare una dritta.
      Buona giornata

      Rispondi
  4. Catti Maddalena

    Vorrei sapere dopo quanti anni si può ancora richiedere la documentazione ,io purtroppo lo richiedo dopo otto anni , ormai è tardi . L’avvocato mi ha detto che non c’è la più.

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Cara Maddalena, non è chiara la sua frase, le banche devono conservare la documentazione per 10 anni. la chieda alla sua banca. Buona serata

      Rispondi
  5. Laura

    Vorrei richiedere la restituzione al mio avvocato, che in realtà’ era un amico, che non ha mai voluto alcun compenso da me e che era intervenuto in passato per: presentare 2 OPPOSIZIONI ad EQUITALIA; per effettuare il pagamento di una MULTA INAIL, per la quale non mi ha mai irrealtà’ spedito alcuna documentazione e per la quale sulla fiducia avevo inviato un bonifico, ma per il quale oggi nutro dei dubbi che il pagamento sia stato effettuato. Volevo domandarle se anche nel mio caso posso richiedere la restituzione della documentazione CHE MI RIGUARDA IN GENERALE, ai sensi ART 33 ? Ho provato a cliccare su questo link ma non mi da nulla: https://www.sosdifesalegalita.it/wp-content/uploads/2015/06/Lettera_Avvocato_OBBLIGO_restituzione_DOCUMENTI.doc
    Grazie

    Rispondi
  6. Valentina Dessì

    Gentile Avv Pistilli, lei in che città opera? Grazie

    Rispondi
    • Deborah Betti

      L’Avv Pistilli ha lo studio in Milano.
      Buona giornata

      Rispondi
  7. VALENTINA DESSI

    Grazie mille per la gentile risposta Deborah Betti, purtroppo la leggo solo ora…grazie ancora e buona giornata a Lei

    Rispondi
  8. VALENTINA DESSI

    Gentile Deborah, volevo solo dirLe che, purtroppo, la questione NON è AFFATTO COSì SEMPLICE E LINEARE come appare qui…mi spiego meglio, per fare una denuncia nei confronti dell’avv per appropriazione indebita bisogna che il pm ravvisi in maniera indiscutibile ed oggettiva che l’appropriazione indebita abbia provocato un tornaconto personale all’avv, altrimenti non è appropriazione indebita. Ci sono passata io stessa nei giorni scorsi dopo che mi ero presentata presso una stazione dei carabinieri spiegando che volevo fare una denuncia per appropriazione indebita nei confronti del mio avv che dal 22 luglio u.s. è sparito completamente e, nonostante 5 mail pec non mi ha mai risposto e, pertanto, non ho più avuto accesso ai miei documenti, documenti che mi sarebbero serviti per contrattare la mia liquidazione per un incidente avuto l’anno scorso. Mi ha spiegato, un gentilissimo e preparatissimo carabiniere che se avessi sporto denuncia-querela per appropriazione indebita e poi fosse mancato l’oggettivo tornaconto dell’avvocato ma si fosse ravvisato semplicemente un mero dispetto, superficialità o cose simili io rischiavo di essere controdenunciata per diffamazione!! Ergo, non è affatto così semplice ricevere indietro i documenti e gli avvocati non rischiano poi molto A MENO DI non intentare una causa civile e/o penale che però durerebbe anni e comporterebbe ulteriori spese per noi utenti! Buona giornata

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Cara Valentina, grazie per il suo commento, le sottolineo nuovamente che la procedura per ottenere i documenti da parte degli avvocati è una legge precisa e approvata verso la quale l’avvocato è obbligato ad ottemperare. Ha fatto bene a rivolgersi alle Forze dell’Ordine ma la risposta che le hanno dato nulla c’entra con la denuncia per il reato di appropriazione indebita, quindi ciò che le è stato riferito non corrisponde affatto alla procedura stabilita dalla legge.
      Posso consigliarle di denunciare, mezzo scritto meglio via PEC, l’Ordine degli Avvocati di appartenenza a questo poco “professionale” avvocato e come preposti a far rispettare il Codice Deontologico Forense, l’Ordine può anche decidere di sospendere l’avvocato dalla sua professione.
      Buona giornata
      Deborah

      Rispondi
  9. Melania Banfo

    Buongiorno, da 5 mesi che chiedo la restituzione dei miei documenti sia penale e sia civile e mio marito ha già finito di pagare tutte le rate e anche costose le spese del processo penale e civile, ho mandato email tante volte e non mi risponde piu ma rispondeva all’email e ai messaggi solo al mio marito perchè è lui che paga le spese… però avendo finito tutto e ho deciso di chiedere la restituizione di tutti documenti che l’avvocato non riguarda più questi atti anche se sono in affidamento in prova ai servizi sociali ma pagato tutto … non so come scrivere lettere raccomanda le frasi giuste….. non capisco di cosa sta nascondendo questo avvocato che mi sono fidata ciecamente ed ora non mi piace più per la sua stranezza…. grazie .Melania. Buona giornata

    Rispondi
  10. Avv. Francesco Laurenzi

    Salve a tutti.
    Ho notato che l’articolo, seppur un po’ datato, continua a essere commentato ancora oggi. Mi permetto, quindi, di aggiungere una specifica riguardante il caso della Sig.ra Simona che, pur non conoscendo nel dettaglio la vicenda, mi sembra riguardare una problematica specifica assai diversa, regolata dal terzo comma dell’art. 48 del Codice Deontologico Forense.
    In particolare, in questo caso mi sembra possa riguardare la documentazione riservata scambiata tra colleghi.
    Infatti, essendo possibili scambi di proposte transattive tra avvocati (molto frequenti nella professione), tali missive non possono essere prodotte in giudizio, così da garantire un libero scambio tra legali, senza temere che eventuali concessioni siano successivamente utilizzate contro il proprio cliente in sede giudiziale.
    Orbene, Il professionista è sicuramente conscio di tale limite e deve tenerne conto, a pena di sanzioni disciplinari. Diversamente il cliente, che potrebbe non aver chiaro il limite in questione, e potrebbe farne un uso illegittimo.
    Tale documentazione NON può e NON deve essere consegnata al cliente (che ne sarà, comunque, debitamente informato nel corso del mandato). Al più, essa potrà essere trasmessa al nuovo legale che seguirà la pratica, il quale sarà a sua volta soggetto a tale limite.
    Augurandomi che il mio intervento possa essere utile, saluto cordialmente tutti i lettori.
    Avv. Francesco Laurenzi

    Riporto di seguito l’art. 48 del codice deontologico:
    1. L’avvocato non deve produrre, riportare in atti processuali o riferire in giudizio la corrispondenza intercorsa esclusivamente tra colleghi qualificata come riservata, nonché quella contenente proposte transattive e relative risposte.
    2. L’avvocato può produrre la corrispondenza intercorsa tra colleghi quando la stessa: a) costituisca perfezionamento e prova di un accordo; b) assicuri l’adempimento delle prestazioni richieste.
    3. L’avvocato non deve consegnare al cliente e alla parte assistita la corrispondenza riservata tra colleghi; può, qualora venga meno il mandato professionale, consegnarla al collega che gli succede, a sua volta tenuto ad osservare il medesimo dovere di riservatezza.
    4. L’abuso della clausola di riservatezza costituisce autonomo illecito disciplinare.
    5. La violazione dei divieti di cui ai precedenti commi comporta l’applicazione della sanzione disciplinare della censura

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Grazie mille Avv Laurenzi per il suo contributo.
      L’articolo, seppur datato, è ancora un pezzo forte nel web in forza del fatto che oggi la professione dell’avvocato vive un momento di profonda crisi, da qui molti personaggi stanno utilizzando impropriamente il titolo e si improvvisano nella disciplina forense arrecando danni irreversibili agli assistiti.
      Ci vuole chiarezza e serietà per questo la ringrazio particolarmente per il commento utilissimo.

      Rispondi
  11. Marina

    Buonasera si puo’ chiedere all’avvocato di lasciare i documenti alla segretaria e firmare la revoca anche senza la sua presenza?O si puo’ fare una delega a un parente che li ritiri lui al posto mio?Perche’ i rapporti sono diventati leggermente burrascosi.Il mandato e stato revocato 7 giorni dalla firma devo dare ugualmente un compenso mai pattuito prima?Grazie

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Marina, può inviare la revoca anche via pec o posta e chiedere che i documenti vengano inviati al suo indirizzo ovviamente previo pagamento spese postali, se si tratta di spedizione cartaceo, oppure via mail previo pagamento spese per la scansione dei documenti.
      I documenti possono essere ritirati anche da altri soggetti previo rilascio di tua delega.
      Se è stata fatta attività relativamente ai documenti da parte dell’avvocato un compenso anche se non pattuito va corrisposto, se è già oggetto di causa va corrisposto un compenso adeguato in relazione al lavoro svolto e comunque conforme alle disposizioni di legge previste Dm 55/2014, come modificato dal Dm 37/2018, trovi le tabelle anche on-line.
      Ciao

      Rispondi
  12. Carmen

    Che peccato! Tutti i bravi, non omologati stanno al nord.
    Qui, in Centro Italia, tutti la stessa combriccola.

    Rispondi
  13. Carmen

    Grazie.
    É stato tanto chiaro. É incredibile quanti avvocati impreparati prendono in carico cause delicate per poi lasciare gli assistiti con debiti E altre complicanze legali.
    É assurdo! Non si riesce più a distinguere chi è capace e chi no, poiché in fase consulenza si dimostrano in un modo poi nel percorso, una volta preso l’incarico, disinteresse e incompetenza.
    Non ditemi di rivolgermi all’ordine (fatto) che ha dato scandalosa risposta.
    Uscendo ho lamentato non aver chiamato Le Iene.

    Rispondi
  14. bic

    Buongiorno
    vorrei avere una spiegazione se possibile. Il mio Avvocato vuole restituirmi i soli documenti da me prodotti e non il fascicolo completo con verbali d’interrogatorio e altri documenti prodotti dalla parte civile e pubblica accusa. Cosa posso fare?
    Grazie

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Buongiorno Bic,
      il tuo avvocato è obbligato a restituirti o darti copia dell’intero fascicolo. Vorrei sapere la spiegazione che ti ha dato per non ottemperare a questa richiesta prevista per legge, casomai scrivimi in privato e vediamo cosa fare.
      Buona giornata
      Deborah

      Rispondi
  15. FRANCESCO DIGRA

    Buongiorno il io avvocato segue la mia causa da 15 anni, ho richiesto tantissime volte di darmi delle evidenze : come per esempio Email, richieste, solleciti ecc

    Niente dice che non puo darmi nessun documento, inoltre dichiara di aver perso dei documenti originali da me consegnateli .
    Cosa posso fare non ce la faccio piu.
    Grazie

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Buongiorno Francesco, prepara una memora e depositala come esposto al consiglio dell’ordine di appartenenza di questo avvocato, … anche se passati 15 anni a me sembra un pò strano che tu abbia una causa ancora in corso e non sia mai stato informato. Comunque se hai i documenti scritti dove in questi 15 anni hai chiesto evidenza di questa causa e non hai mai ricevuto risposte dal tuo avvocato e hai le ricevute dove si evince che lo hai pagato allegale a questa memoria e deposita l’esposto, il consiglio disciplinare penserà a fare luce su questa oscura vicenda.

      Rispondi
  16. Domenico

    Buongiorno Avv.Laurenzi
    Le chiedo cortesemente : Se la corrispondenza e’ fra il mio Avvocato e la controparte, che ha deciso di non avvalersi di un professionista, e da considerarsi anche essa riservata ?
    Le chiedo questo in quanto il mio avvocato che probabilmente dovro’ cambiare in quanto ” poco incisivo ” per una questione risarcitoria lavorativa , sostiene che non puo’ ” girarmi ” le mail che l ex datore di lavoro gli scrive ….. motivandolo con la Privacy
    Le mail me le legge ma nn me le fa nemmeno visionare …… e normale ? Posso obbligarlo a darmele ? Come posso essere certo che in quelle mail nn ci sia qualcosa di diverso da quello che mi racconta ?
    Una mail in particolare potrebbe risultare determinante per il risarcimento in tribunale , dopo avergli revocato l incarico decidesse di nn darmela o addirittura dicesse al mio nuovo avvocato di nn averla mai ricevuta ?
    ps Per tutelarmi quando in studio me l ha letta io ho registrato l audio a sua insaputa ? A valore la registrazione ?

    Grazie per il servizio meraviglioso che offrite !!

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Caro Domenico, commento un pò contorto.
      Il miglior consiglio che ti posso dare è di raccogliere tutta la tua documentazione e portarla da un avvocato di TUA fiducia.
      Potrai far visionare il tutto a persona competente di cui ti fidi, dopo aver verificato la documentazione sono certa saprà darti la migliore strategia da seguire.
      Ciao e grazie a te

      Rispondi
  17. cristofaro maresca

    il suo collega avv,to Vincenzo di capua addirittura ha minacciato. non vuole consegnarmi il fascicolo di una causa terminata dove il cliente era mio padre , anche dopo aver incassato la sua parcella senza far evincere il preventivo che ha presentato a mio padre. Cosa fare

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Scusi ma da questo commento non si capisce nulla. Si spieghi meglio per favore

      Rispondi
  18. Emanuele

    Buona sera Deborah Betti. I mio problema se posso è molto semplice. Sono seguito da un avvocato il quale, premetto:
    Punto 1- ogni pagamento per la mia pratica viene effettuata tramite bonifico, da me stesso
    Punto 2- ho la netta sensazione , datosi i primi risultati , che non venga seguito in modo professionale la mia difesa , ciò lo dimostra “senza entrare nei dettagli ” i primi provvedimenti presi dal tribunale, in quanto riscontro , incongruenze, mancate deposizioni e documentazione personale inviata al mio avvocato, di cui sembra mai citata in fase di dibattito .
    Comunque, eventualmente , come ci si può rivalere per inadempienza professionale ?
    In che modo ci si può tutelare ?
    Distinti saluti

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Emanuele buona sera prima deve trovale le prove per rilevare inadempienze, se non ha fiducia nel suo avvocato lo cambi
      Un caro saluto

      Rispondi
  19. Domenico

    Buongiorno, il mio avvocato dopo un mese da avermi dato la fattura del suo compenso, non ancora saldata, mi chiama in mattinata per capire come mai non è ancora stata pagata, e alla mia domanda di richiesta di un dettaglio perché ritenevo il compenso da verificare, in quanto la fattura non mi era chiara, mi rispose da subito che il mio mandato veniva terminato qua, in quanto io come cliente non ho più fiducia in lei, e quindi manca di rapporto fiduciario tra le parti.
    Ora vi racconto un po’ il lavoro svolto dall’avvocato.
    Qualche anno fa prima del covid alla morte di mio padre nel 2017 diventiamo proprietari come eredi di 1/4 di un immobile (io, mia madre, e mio fratello), e i restanti altri 3 cugini di mio padre erano già proprietari (attraverso l’eredità di una loro zia).
    Da subito con tono minaccioso partono con una lettera al legale per presentarci davanti ad una sede di conciliazione per acquistare la nostra parte ad un prezzo da loro deciso. Noi per aver avuto in ritardo la lettera di conciliazione, non siamo stati in grado di parteciparvi perché mia madre era ancora in ferie visto che erano se non ricordo bene fine settembre e poi non siamo riusciti a reperire in tempo un avvocato. Per tanto la convocazione è stata da noi priva di partecipazione.
    Dopo qualche tempo nel 2019 gli stessi cugini, ci citano in causa, noi prendiamo questo avvocato e qui inizia la storia.
    Tramite una conoscente ci recammo nell’ufficio dell’avvocato, si presentano in 2, entrambe vogliono assistere alla nostra richiesta. Da subito ci fa firmare un mandato e un preventivo di spesa necessaria e accettammo.
    Il nostro avvocato ci avvisava solo una settimana prima di qualche avvenimento, via email, e sbagliando anche qualche volta le date. Presenziava a udienze senza avercelo magari riferito, prendeva appuntamenti con noi, e nel più bello magari si scusava per avere un altro appuntamento, chiudendola e lasciandoci magari o con la controparte o con altri personaggi.
    Più volte verbalmente avevamo chiesto di recuperare delle chiavi che avevano i cugini, per visionare il restante immobile, per eventuale acquistarlo ma non è stato mai riferito alla contro parte, mi sono trovato a prendere appuntamenti con architetto e geometra con l’impossibilità di visionare l’immobile dall’interno.
    NB: La causa è i vari incontri sono posticipati per periodo COVID19 e quindi incontri vari forse sono stati fatti tramite videoconferenza. (Volevo capire se questo può fare diminuire i compensi di presenza o no).

    Questo è tutto, gradirei un vostro consiglio in merito su come comportarmi

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