Brescia, dichiarata fallita la SDL Centrostudi

da | Mar 16, 2024 | IN EVIDENZA, SDL Centrostudi | 0 commenti

Foto fonte Corriere della Sera – Brescia 12 gennaio 2024
Il Tribunale di Brescia ha dichiarato fallita la ex Sdl Centrostudi di Redazione Brescia

“Fondata dall’avvocato Serafino Di Loreto, che diede al gruppo le sue iniziali, prometteva di difendere i clienti delle banche da usura, anomalie bancarie e anatocismo: sono stati anche proprietari del Mantova Calcio”[1]

La nascita dell’impero di carta

Era l’azienda nata con la pretesa di sfidare i giganti bancari, una crociata moderna contro l’iniquità finanziaria.

La SDL Centrostudi, fondata dall’avvocato Serafino Di Loreto e dal socio Stefano Pigolotti, si presentava come il baluardo dei cittadini vessati dall’usura, dalle anomalie bancarie e dall’anatocismo, un termine che suona tanto complesso quanto il meccanismo che descrive: l’applicazione di interessi su altri interessi da parte degli istituti finanziari e bancari.
Racconta lo stesso Serafino Di Loreto che mosso dal suicidio di un caro amico imprenditore strozzato dai debiti, decise di trasformare il suo dolore in una missione: mettere alle corde gli istituti di credito, costringendoli a risarcire ciò che, a suo avviso, era stato indebitamente prelevato dai conti dei cittadini.

Per raggiungere questo scopo, la società SDL Centrostudi si avvaleva di perizie econometriche basate su un software che, a loro dire, era stato certificato dal prestigioso Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna.

Tuttavia, questa affermazione si rivelò ben presto una delle prime crepe nell’edificio di credibilità dell’azienda.

Fu proprio Deborah Betti, la presidente di SOS Difesa Legalità a far emergere la verità su questa falsa certificazione, svelando come l’Università di Bologna non solo non avesse mai certificato il software, ma anzi, smentisse categoricamente qualsiasi coinvolgimento. Grazie a questo intervento, SDL fu costretta a ritrattare e puntare su una certificazione ottenuta dall’Università Popolare di Milano, o Università Popolare degli Studi di Milano, un ente decisamente controverso, affiliato a un’università del Burkina Faso e sanzionato dal Ministero dell’Istruzione nel 2013 per il rilascio di titoli accademici senza valore legale (Il Fatto Quotidiano -Università Popolare Milano. Miur prima dà l’ok alle lauree, poi diffida l’ateneo) e suìccessivamente anche dall’Antitrust AGCMAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è una Autorità amministrativa indipendente che svolge la sua attività e prende decisioni in piena autonomia rispetto al potere esecutivo. È stata istituita con la legge n. 287 del 10 ottobre 1990, recante "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”. L’Autorità è organo collegiale e le sue decisioni vengono assunte a maggioranza. Il Presidente e i componenti dell’Autorità sono nominati dai Presidenti di Camera e Senato e durano in carica 7 anni, non rinnovabili. per pubblicità ingannevole sul Web (Il Giorno -“Pubblicità ingannevole sul web”: stangata per l’Università Popolare Multa da 50mila euro dell’Antitrust. L’ente: ci adeguiamo alla decisione) 

Nonostante le ombre, SDL Centrostudi riuscì a guadagnare una notevole notorietà, complice un’efficace strategia di marketing che sfruttava le convenzioni con le associazioni di categoria degli imprenditori e una presenza pubblicitaria aggressiva in ogni dove, TV e Social Network.

La società utilizzava persino testimonial inconsapevoli, tra cui, in modo del tutto improprio, anche Papa Francesco. In un crescendo di visibilità, SDL si spinse fino ad acquisire il Mantova Calcio, cercando probabilmente di consolidare la propria immagine pubblica e con l’anno 2015 si segnò un momento cruciale nella storia di SDL Centrostudi: in occasione del quinto anniversario della società, l’ex magistrato Pietro Calabrò accettò di assumere la presidenza, tentativo di portare con sé una nuova ondata di credibilità istituzionale.

Ma come spesso accade, la realtà del disastro si è rivelata molto più intricata e ingannevole rispetto alle semplici e facili promesse pubblicitarie.

Puoi trovare ulteriori dettagli sull’anniversario della SDL Centrostudi e la nomina di Pietro Calabrò sul canale YouTube di Serafino Di Loreto.

 

Un sistema che si disfa e SDL Fallisce

Con il passare del tempo, il castello di carta costruito da Serafino Di Loreto, da cui l’acronimo aziendale SDL, iniziò a mostrare segni evidenti di cedimento.

Dopo le prime avvisaglie manifestate sul WEB e sui Social dai Cittadini, i Consumatori caduti nella rete delle menzogne di SDL iniziarono, un pò come l’arrivo dei venti furiosi che preannunciano una tempesta, anche una serie di inchieste giornalistiche, insieme al manifestarsi di aspri e complessi contenziosi legali, molti ancora in corso. Le accuse di pubblicità ingannevole si moltiplicarono, così come gli esposti alle Procure da parte di cittadini e associazioni dei consumatori. L’Autorità Garante della Concorrenza e del MercatoAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è una Autorità amministrativa indipendente che svolge la sua attività e prende decisioni in piena autonomia rispetto al potere esecutivo. È stata istituita con la legge n. 287 del 10 ottobre 1990, recante "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”. L’Autorità è organo collegiale e le sue decisioni vengono assunte a maggioranza. Il Presidente e i componenti dell’Autorità sono nominati dai Presidenti di Camera e Senato e durano in carica 7 anni, non rinnovabili. (Antitrust – AGCM: condanna SDL Centrostudi per pubblicità ingannevole) non tardò a intervenire, sanzionando la società per aver diffuso messaggi pubblicitari fuorvianti, che promettevano soluzioni miracolose a problemi bancari complessi.

Per noi che l’abbiamo vissuta sin dall’inizio e abbiamo partecipato ad ogni azione per supportare tutte le vittime quanto sopra era la premessa dell’inevitabile crollo.

I profitti, una volta super fiorenti, scendono vertiginosamente verso il basso, sotto i colpi delle pesanti critiche dell’opinione pubblica e dei Tribunali dove i Magistrati erano occupati ha sanzionare pesantemente le teorire sperimentali dell’azienda SDL.

Il viaggio dell’azienda non pare concludersi bene, la prima ad abbandonare la barca e l’equipaggio sarà proprio la Presidenza “simulata” del Dott Pierò Calabrò, che recede il contratto di “rappresentanza” in anticipo. Via, via lasciano quelli che un tempo erano fedeli sostenitori, gli avvocati, i Responsabili Aziendali e i collaboratori che avevano tratto vantaggio dal successo di SDL, ora voltano le spalle delsui, rinnegano le loro alleanze.

I fondatori Serafino Di Loreto e Stefano Pigolotti vendono le loro quote societarie come se fossero zavorre da gettare fuori bordo nella speranza di salvare se stessi, ma vi è di più, sostituiscono anche il nome della società, la chiameranno ROMA Servizi srl in Liquidazione, si cambia anche il rappresentante d’impresa, tutto cercando di far passare inosservato dal naufragio imminente, lasciando dietro di sé tante inutili parole e solo l’eco di promesse non mantenute e di sogni infranti.

L’apocalisse si compie. Il Giudice Dott. Alessandro Pernigotto, della Sezione Fallimentare del Tribunale di Brescia, ha recentemente dichiarato il fallimento della società SDL Centrostudi, ora  Roma Servizi srl in Liquidazione, evidenziando come l’azienda fosse oramai un guscio vuoto.

Il cambio di nome e sede amministrativa a Roma viene eseguito nel 2021, da Mazzano nel bresciano al Lazio. Su diversi Tribunali vengono presentate richieste di concordato (rigettate) tutto ciò non è stato sufficiente a evitare l’inevitabile collasso.

Il curatore fallimentare nominato, il dottor Pierangelo Seri, ha fissato per il 17 aprile l’adunanza dei creditori, i quali avranno tempo fino a 30 giorni prima di tale data per presentare le loro domande di ammissione al passivo della società.

Questo fallimento ha lasciato un’eredità pesante: migliaia di clienti, molti dei quali piccoli imprenditori e cittadini comuni, si ritrovano ora a dover fare i conti con una situazione paradossale. Dopo essersi affidati a SDL nella speranza di ottenere giustizia contro le banche, si ritrovano ora a dover reclamare giustizia nei confronti della stessa società che prometteva loro protezione. Una beffa amara, che solleva interrogativi sull’efficacia e la trasparenza di certe pratiche di consulenza legale.

    Giustizia e Responsabilità, riflessioni

    La parabola discendente di SDL Centrostudi, oggi ROMA Servizi srl in Liquidazione, è emblematica di un sistema che, troppo spesso, si nasconde dietro parole altisonanti e promesse salvifiche per mascherare un’assenza di reale sostanza.

    È un monito per tutti noi, cittadini e consumatori, a essere vigili e critici di fronte a chi promette soluzioni semplici a problemi complessi. La storia dell’inchiesta SDL ci insegna che, in un mondo dove la fiducia è una moneta sempre più rara, è fondamentale verificare l’affidabilità e la competenza di chi offre servizi di consulenza legale e finanziaria.

    Il fallimento di SDL non è solo la caduta di una società, ma un colpo alla credibilità di un intero settore.

    Le ripercussioni legali e finanziarie di questa vicenda non si limiteranno ai creditori e ai clienti diretti della società, ma avranno un impatto più ampio sul rapporto di fiducia tra i cittadini e il sistema di tutela dei diritti. Tutte le Associazione inclusi noi di SOS Difesa Legalità devono raccogliere questa sfida, intensificando la loro attività di informazione e assistenza, per prevenire che episodi simili si ripetano.

    In definitiva, la lezione che possiamo trarre è che la legalità e la giustizia non possono essere delegate a software o a certificazioni dubbie e azioni giudiziali su atti copia ed incolla, ma devono essere costruite con trasparenza, professionalità e una vera responsabilità sociale.

    La difesa dei diritti non può ridursi a un business, ma deve rimanere un impegno etico e civile.

    Solo così possiamo sperare di costruire un sistema legale e finanziario più equo, capace di tutelare davvero i cittadini dai soprusi e dalle ingiustizie.

     

    [1] Fonte Corriere della Sera – Brescia – di Redazione di Bresca del 12-01-24

    Questo articolo, rielaborato partendo dalla fonte del Corriere della Sera – Sezione Brescia, vuole offrire un’analisi critica e dettagliata della vicenda SDL, invitando a riflettere su tematiche fondamentali come la legalità, la trasparenza e la responsabilità nel settore della consulenza legale e finanziaria. Un tema di grande attualità e importanza, che merita attenzione e approfondimento da parte di tutti.

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