L’Università popolare di Milano e la SDL Centrostudi. Le Iene.

da | Mar 6, 2023 | Università Popolare di Milano | 0 commenti

Taccc … alla milanese imbruttita!
Eccolo qui, il servizio di Andrea Agresti inviato delle Iene “Laurearsi? Mai stato così facile!”.
In Università Popolare degli Studi di Milano, quella della SDL Centrostudi, in soli 6 mesi e con € 12.000,00 puoi diventare avvocato anche tu.
Taccc … a suffragio di quello che le vittime del sistema “SDL Centrostudi” denunciano da anni.

Riassunto sui rapporti tra l’Università Popolare degli Studi di Milano e la SDL Centrostudi.

    Io, tutti noi, amici e soci di SOS Difesa Legalità incrociamo il nome dell’Università Popolare di Milano già a far data del 2014 quando diventiamo vittime del sistema “SDL Centrostudi”.
    SDL è l’acronimo di Serafino Di Loreto, fondatore della SDL e ai tempi anche personaggio che vantava ruolo di rilievo all’interno dell’ateneo telematico oggetto di questo servizio.

    Il nome dell’Università Popolare di Milano è tra le pagine del provvedimento N. PB783, anno 2014, con cui l’Antitrust condannava la SDL per pubblicità ingannevole comparativa illecita poichè pubblicizzava soluzioni facili e non veritiere ai problemi dei consumatori verso le banche e con questo propendeva esclusivamente ad un interesse personale economico ossia la vendita massiva di “perizie bancarie” giudicate inattendibili da molti Giudici.
    In particolare, l’Antitrust, richiamava la Sentenza del Foro di Milano del Presidente di SOS Difesa Legalità, Deborah Betti, (ossia io) con la quale il Tribunale si era pronunciato in merito alla asserita “perizia certificata”: “La lacunosità della documentazione considerata dal perito di parte nell’elaborazione dei conteggi inficia l’attendibilità della consulenza”.

    AGCMAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è una Autorità amministrativa indipendente che svolge la sua attività e prende decisioni in piena autonomia rispetto al potere esecutivo. È stata istituita con la legge n. 287 del 10 ottobre 1990, recante "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”. L’Autorità è organo collegiale e le sue decisioni vengono assunte a maggioranza. Il Presidente e i componenti dell’Autorità sono nominati dai Presidenti di Camera e Senato e durano in carica 7 anni, non rinnovabili. con questo provvedimento provvedeva a condannare la SDL Centrostudi al pagamento della sanzione di € 100.000.

    E tra le pagine del provvedimento si scopre che la “certificazione” delle perizie di SDL era rappresentata da un’attestazione rilasciata proprio dall’Università Popolare di Milano, la quale testualmente dichiarava:

    “nell’interesse di SDL Centrostudi, si attesta l’effettiva correttezza e congruità di tale software, nonché la sua piena adeguatezza a rappresentare la posizione dei clienti riguardo al loro rapporto con la Banca. Si afferma, altresì, la piena rispondenza delle basi teoriche sottostanti i calcoli a quanto stabilito dalla teoria valida internazionalmente. Nulla osta, dunque, all’utilizzo di tale software in fase di valutazione, validazione ed effettuazione di consulenze peritali in sede civile, legale o consulenziale a tutela di clienti e terze parti che ne richiedano l’utilizzo”.

    Il nostro primo incontro, come scordarlo!

    Al tempo i fondatori della SDL, Serafino Di Loreto e Stefano Pigolotti erano professori, quest’ultimo addirittura Prorettore Magnifico dell’Università Popolare di Milano.
    Le lauree venivano consegnate presso l’allora sede legale di SDL a Mazzano, Brescia e qui si gloria un altro laureato d’eccellenza, divenuto partner economico della SDL sempre per le perizie “certificate” per un breve ma significativo periodo, Gaetano Vilnò presidente di D.E.C.I.Ba, Dipartimento Europeo di Controllo degli Illeciti Bancari …

    Il secondo incontro avviene nel 2016, quando grazie all’impegno di una vittima del sistema SDL che ha coinvolto il MIUR, interviene nuovamente l’Antitrust che questa volta multa l’Università Popolare di Milano con una sanzione da ben € 50.000,00 anche in questo caso per l’uso di pratiche commerciali scorrette e per l’utilizzo di un messaggio pubblicitario relativo ai titoli accademici ritenuto piuttosto fallace.

    Per approfondimenti vi rimando a questo vecchio articolo dell’ottobre 2016, “AGCM, pesante sanzione contro Università Popolare di Milano”

    Con ben sette anni di distacco dalle vittime di SDL arriva anche il programma televisivo le Iene che, devo dire, comunque con puntualità, realizza inchieste continuando a girare intorno alla vicenda del sistema SDL che lega tanti personaggi oggetto dei loro servizi, e così ripiombiamo in quei ricordi con l’amaro in bocca relativamente alla presa di coscienza che solo l’interesse delle istituzioni, nonostante le centinaia di denunce, verso questo problema irrisolto denominato SDL, che ha condannato all’indebitamento tantissime persone, resta pari allo zero, immutato nel tempo.

    Guardiamoci il video

    Università Popolare di Milano. “Laurearsi? Mai stato così facile”

    Fonte Ufficiale: Programma Televisivo le IENE – puntata del 28.02.23 – Servizio di Andrea Agresti

    Laurea in Giurisprudenza in 6 mesi all’Università Popolare di Milano.

    Questo servizio farà inca**are tutti quegli avvocati che hanno completato l’intero processo di studi previsto per legge e si sono abilitati superando l’esame previsto nel nostro paese, ancor di più chi lo ha fatto destreggiandosi tra lavoro e studio magari lontano da casa costringendo la famiglia a grandi sacrifici economici.

    Che assurdità, € 12.000,00 per una laurea in Giurisprudenza, sono un prezzo accessibilissimo, un banale finanziamento credito al consumo, poi magari si passa dagli avvocati SDL Centrostudi laureati all’Università Popolare di Milano e si fa una bella causa per contestare il finanziamento con una bella “perizia certificata” sempre dall’università stessa.
    In pratica parliamo di economia circolare interna, dove taluni fanno i soldi alle spalle di chi gli crede.

    Questo servizio delle Iene è l’ennesimo “boccone traverso” (in medicina causa soffocamento e può essere mortale)  ad una professione che si sta auto lesionando da anni senza controllo disciplinare, anche qui nel silenzio delle istituzioni soprattutto degli ordini professionali forensi e dei consigli di disciplina che per primi dovrebbero vigilare sul rispetto dei regolamenti deontologici e sul possesso di validi titoli abilitativi da parte dei propri iscritti.

    In qualità di cittadini uniti nella nostra associazione abbiamo più volte segnalato agli ordini di disciplina comportamenti contrari anche alla banale educazione e al rispetto verso l’individuo da parte degli avvocati connessi alla SDL Centrostudi.
    Abbiamo fatto le segnalazioni anche in difesa della categoria forense degli onesti, abbiamo segnalato il comportamento in regime di concorrenza sleale verso i loro colleghi, uso illecito del titolo di avvocato (per gli avvocati stabiliti) abbiamo ottenuto richiami, sospensioni temporali ma nessun segnale forte e deciso.

    Così lo stato di delinquere, ben rappresentato nel servizio delle Iene, seguita con insolenza verso le istituzioni e talvolta, vedi il caso degli avvocati fratelli gemelli Lorusso – SDL Centrostudi, sempre trattati nei precedenti servizi dalle Iene, qui sotto riportati:

    Difendersi da chi dovrebbe difenderti - parte 1

    Fonte Ufficiale: Programma Televisivo le IENE – puntata del 26.11.2021 – Servizio di Veronica RUGGERI

    Difendersi da chi dovrebbe difenderti - parte 2

    Fonte Ufficiale: Programma Televisivo le IENE – puntata del 30.03.2022 – Servizio di Veronica RUGGERI

    porta inconsapevoli cittadini nel peggiore dei gironi dell’inferno dantesco, condannati a difendersi nei Tribunali da richieste illegittime di parcelle mai concordate fino a divenire vittime in un vero e proprio stillicidio di denunce che per anni intaseranno i Tribunali sottraendo forze e risorse a tutta la collettività su temi di altro rilievo.

    A mio avviso un vero e proprio abuso della posizone dominate della professione forense nonchè dello strumento giudiziale. 

    Tutto questo avviene alla luce del sole avanti agli organi di disciplina forense, che seppur attivati per tempo restano in questo stato silente permettendo ad altri cittadini di incappare nei medesimi problemi di chi ha già denunciato, un gioco perverso sensa fine.

    Di fatto nonostante di tempo ne sia passato parecchio, le istituzioni non hanno ancora unito tutti i tasselli della vicenda SDL e non hanno individuato lo stile facilone e superficiale, rappresentato dall’Università Popolare di Milano nel servizio, all’avvallo comunque dei professionisti avvocati, verso i quali da tempo pendono esposti tra i quali alcuni anche in palese conflitto di interessi, poiché svolgevano incarichi professionali all’interno del reparto amministrativo dell’azienda oppure sono mandatari per conto della stessa a rappresentare SDL nelle cause proprio contro gli ex clienti della società e/o contro gli avvocati della collaboratori … tra i quali, spiccano i nomi di:

    1. Serafino di Loreto, fondatore e proprietario di SDL Centrostudi, mandatario all’epoca in cui era Abogado poi Avvocato di parecchie cause per conto dei clienti SDL Centrostudi sul cui operato commerciale si è già espresso il Consiglio Nazionale ForenseConsiglio Nazionale Forense Istituzione apicale del sistema dell’ordinamento forense con la Sentenza del 12 settembre 2018, n. 104 e la Corte Suprema di Cassazione con la Cassazione civile sez. un., 28/06/2019, (ud. 26/02/2019, dep. 28/06/2019), n.17563;
    2. l’Avvocato Biagio Riccio, autore della “Nota Esplicativa sulla componente degli interessi moratori al fine del calcolo del TEG” allegata alle perizie;
    3. l’Avvocato Massimo Meloni, autore del “Parere Pro-veritate”, anch’esso allegato alle perizie;

    sul punto per approfondire potete leggere questo vecchio articolo “SDL Centrostudi: maxi-esposto contro gli avvocati e i dirigenti dell’azienda”

    SOS Difesa Legalità Consiglia

    Resta l’unione dei cittadini, resta il vecchio passaparola, resta il meraviglioso strumento dell’informazione in rete, l’unica arma per la prevenzione dell’insorgenza di problemi entrando in contatto con soggetti rischosi come quelli registrati nei vari servizi del programma televisivo delle Iene. 

    L’unica arma e l’isolamento di questi soggetti a rischio, ce lo ha insegnato il COVID, in modo che i medesimi non possano diffondere il loro messaggio pubblicitario ingannevole e non possano quindi nuocere ad altri fino al momento in cui non verrà fatta chiarezza e giustizia.

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